Seguire la moda è importante, ma ancora di più proteggersi in maniera consapevole. Ecco la guida che aspettavi per scegliere le lenti da sole giuste per le tue esigenze.

Occhiali da sole! Ad un certo punto dell’anno diventa un pensiero fisso, un MUST senza i quali non si esce di casa! Non importa che siano quelli dell’anno scorso o un nuovo paio… l’importante è averli con sé. Ricordate che il fine primo è quello di proteggere qualsiasi occhio dalla luce dannosa del sole e migliorarne la capacità visiva a prescindere dalla presenza o meno di altre patologie.

Per gli occhiali da vista è molto importante considerare la montatura ed il materiale usato, invece per gli occhiali da sole bisogna porre grande attenzione anche alle lenti. Acquistateli sempre e solo presso negozi specializzati e non da bancarelle anonime.

Scegliete lenti di qualità certificate e garantite come per esempio le lenti ZEISS che vengono sottoposte a numerosi controlli e rispettano rigidi standard riguardo per esempio il grado di protezione UV che garantisce una schermatura del 99-100% dalle radiazioni UVA e UVB, oppure i livelli di trasmittanza della luce, o ancora la qualità dei materiali utilizzati per la produzione delle lenti stesse, l’aggiunta di trattamenti aggiuntivi e le diverse colorazioni proposte.

Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche principali da considerare quando si acquista un paio di occhiali da sole.

Schermatura raggi UV

Questo è il primo parametro da considerare. Bisogna cercare di avvicinarsi al 100% di schermatura, cosa peraltro quasi sempre fattibile. Proprio per questo motivo è importante scegliere le lenti di una marca garantita che proponga questo trattamento come standard. Ricordate che l’eccessiva esposizione ai raggi UV può provocare infiammazione o congiuntivite, oltre che danni alla cornea, lacrimazione e arrossamenti fastidiosi. Nei casi più gravi può generare anche cataratta.

Grado di trasmittanza della luminosità

Si suddivide in 5 categorie da 0 a 4, ed è la capacità di far filtrare la luce.

La categoria 0 presenta lenti minimamente oscurate che permettono il passaggio della luce dall’80 al 100%. Sono lenti indicate per luoghi chiusi o quando il cielo è particolarmente coperto.

La categoria 1 rappresenta lenti leggermente oscurate in grado di trasmettere dal 43 al 79% della luce, e sono consigliate in presenza di una luce solare attenuata.

Le categorie 2 e 3 peraltro quelle più utilizzate per gli occhiali da sole hanno una capacità di trasmittanza che va dall’8 al 42%, da indossare in caso di luce media. Per entrambe le categorie non vi sono particolari controindicazioni e sono adattate per la guida.

La categoria 4 invece fa riferimento a lenti molto scure che lasciano filtrare la luce al massimo per una percentuale che va dal 3 al 7%. Di solito sono impiegate per proteggersi da una luce molto intensa, quindi in montagna, in presenza di neve, ghiaccio o al mare adattandosi perfettamente ad un uso tecnico e per attività particolari di breve durata. In ultimo, le lenti appartenenti a questa categoria non sono idonee alla guida dei veicoli.

Qualità del materiale delle lenti

Per tanto tempo il vetro ha giocato un ruolo fondamentale e tutt’oggi è considerato il materiale più pregiato in quanto difficilmente si riga e la sua trasparenza rimane pressoché totale. Oggi però possiamo trovare lenti in materiale plastico/organico che rispondono ad elevati standard qualitativi e garantiscono ottimi livelli di trasparenza e una notevole leggerezza (il vetro rimane sicuramente più pesante), inoltre offrono una maggiore resistenza agli urti al contrario proprio della lente in vetro che risulta rompersi più facilmente creando non pochi possibili disagi.

Trattamenti antiriflesso e polarizzanti

Tra tanti sono forse i più importanti e utili.

Il trattamento antiriflesso, consigliato su tutti i tipi di lente, è un trattamento posto all’interno della lente che diminuisce i riflessi della luce che potrebbero creare reverberi di immagine (es quando indossiamo gli occhiali e vediamo il riflesso del nostro stesso occhio o guancia, o addirittura ciò che è posto alle nostre spalle).

Un secondo trattamento molto utile è la polarizzazione della lente. Cosa significa? Tale termine trae origine da due parole latine: “polus” e “izar”. Il significato di “polus” è molto semplice, “polo”; mentre, “izar” significa “convertire”. La lente POLARIZZATA effettivamente converte la luce in modo da eliminare i fastidiosi riflessi, i cosiddetti raggi orizzontali, aumenta il contrasto dei colori e la luminosità in caso di scarsa illuminazione aiutando così ad avere una visione più naturale. Per fare un esempio pratico, grazie alla lente polarizzata i riflessi della luce sull’acqua non saranno più visibili.

Colorazione delle lenti

Sicuramente i colori più diffusi per le lenti da sole sono principalmente due: Il grigio e il marrone. Anche se non influisce sul grado di protezione dai raggi UV, ha effetto invece sul grado di abbagliamento. Alcune colorazioni come il grigio e il verde possono non consentire la visione dei colori circostanti nella loro naturalezza, mentre altre come il marrone e i colori ambrati intensificano gli stessi, rendendoli più vivi e più contrastati.

La Lente GRIGIA è la più neutra, adeguata ad un uso generale perché mantiene un buon equilibrio cromatico. Si presenta in una quantità infinita di gradazioni. Indicata per tutto: uso sportivo, lavorativo o per la semplice vita outdoor. Anche la lente MARRONE non altera eccessivamente la percezione dei colori e riduce la stanchezza visiva. Tale colore è raccomandato per lo sport all’aria aperta perché aumenta il contrasto del paesaggio garantendo quasi sempre una buona copertura solare.

Oltre a questi due colori però oggi la moda ci propone veramente una vasta gamma di lenti colorate che hanno, a seconda del colore peculiarità diverse, anche in caso di patologie visive. Vediamone alcuni:

La Lente VERDE, altera leggermente la percezione dei colori. È consigliata per sport nautici e invernali. Dona una sensazione di benessere stimolando la capacità di rilassamento ed enfatizzando la visione della natura perché arricchisce i toni sul verde.

La Lente GIALLA dona una grande luminosità e migliora il contrasto, aumentando il grado di definizione. Tali lenti sono consigliate in giornate grigie o in caso di nebbia, al sorgere o al calare del sole. Questo colore aiuta la concentrazione e a mantenere il focus, ma sono poco indicate come protezione solare.

Le Lenti BLU offrono poca copertura, poiché lasciano passare i raggi ultravioletti e quindi non sono consigliate per un uso intensivo. Sono però in grado di eliminare il bagliore causato dalla luce bianca tipica della foschia e della nebbiolina. Le sue sfumature più chiare riescono a donare a coloro che le indossano un senso di freschezza e di rinnovamento. Questa tonalità, insieme alle lenti di colore rosa e fucsia, viene commercializzata più che altro per uso estetico.

La Lente ROSSA infine, è spesso utilizzata da chi ha problemi retinici grazie alla sua capacità di bloccare i raggi più energetici e permettere una migliore profondità visiva. Sono utili per chi guida tante ore perché assicurano un effetto energizzante rallentando la stanchezza oculare. Tanto apprezzate nel mondo della moda anche le lenti di gradazione più chiara tendente al rosa.

Recenti studi di Zeiss in collaborazione con le università di Milano e Tübingen provano che determinate lenti colorate possano influenzare il nostro benessere psicofisico. Ma di questo vi parleremo nei blog successivi.

Gli attori, i musicisti e le personalità dello spettacolo indossano gli occhiali da sole sempre, sia in estate, che in inverno, giorno e notte. Ma questi sono molto di più che un accessorio moda. Sono uno strumento INDISPENSABILE per adulti e bambini, già perché non è mai troppo presto per tutelare la propria vista da eventuali danni. Scegliete sempre un’occhiale da sole fatto con materiali di qualità. Anche noi per stileItaliano abbiamo scelto i migliori acetati italiani e le lenti  ZEISS per le nostre montature da sole!  Zeiss è una azienda in continuo sviluppo attiva nella ricerca di soluzioni per migliorare la nostra capacità visiva e grazie alle loro proposte oggi siamo in grado di offrirvi un occhiale da sole di alta gamma ma soprattutto sicuro per i vostri occhi. Perchè la Vostra vista ci sta a cuore!

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E’ arrivato il momento di acquistare il primo paio di occhiali per vostro figlio. Come scegliere quello giusto? ma cosa ancora più importante, come convincerlo ad indossarlo?

In questo articolo raccogliamo una serie di informazioni essenziali affinché il bambino indossi l’occhiale senza alcuna difficoltà.

È importante non commentare in maniera negativa gli occhiali egli sceglie di provare, per evitare che tali commenti, vengano vissuti come un’offesa personale e lo portino a chiudersi a riccio per qualsiasi tipo di suggerimento.

I consigli che seguono sono elaborati partendo proprio dalla percezione che il bambino ha di questa novità. E di solito si sa che per lui indossare l’occhiale è solo una scocciatura. La buona notizia è che se essi vengono supportati nella maniera corretta, si farà fatica solo all’inizio.

Prima di cominciare questa avventura è importante valutare per quanto tempo durante la giornata verrà indossato l’occhiale, full-time o part-time? Nel primo caso ci saranno più argomenti da considerare. Nel secondo caso invece si può dare spazio anche ad una montatura un po’ più “capricciosa”.

Ed ecco qui abbiamo pensato di sottoporvi le dieci parole chiave per arrivare ad un occhiale desiderato ed accettato.

DESIDERI

Lasciamo che si esprima liberamente! Come già accennato nel nostro precedente articolo il bambino tende molto spesso a voler assomigliare al suo super eroe preferito, piuttosto che al proprio genitore. Quindi chiedetegli di esprimere la sua preferenza! Importante è ricordarsi che il bambino potrebbe attraversare questo momento come qualcosa di poco piacevole quindi non consigliamogli una montatura che lo metta a disagio, piuttosto cerchiamo di legare un pensiero positivo ad ogni sua scelta.

Questo è molto importante per tutto ciò che seguirà poi a casa. Se il bambino associa emozioni negative fin dalla prova della montatura, molto probabilmente si porterà questo disagio anche nella vita quotidiana e tenderà a non indossare volentieri la montatura.

FRATELLI/AMICI

Un consiglio raccolto durante i nostri studi è quello di coinvolgere in questa scelta un amico di vostro/a figlio/a che magari porta già gli occhiali, o il fratello maggiore che potrà consigliargli il trend del momento. Così il bambino si sentirà supportato oltre che dal genitore anche da qualcuno di più simile a lui.

MATERIALE

Montatura in acetato o metallo? Vi chiederete probabilmente quale materiale sia migliore. La differenza sostanziale tra le due montature sta nel nasello. I bambini hanno un naso poco pronunciato e quindi spesso capita che alcune montature in acetato risultino poco aderenti, scivolando e diventando scomode da indossare e che quindi vengano dimenticate in luoghi remoti, rischiando così che il disturbo visivo del bambino peggiori. Oggi le montature in acetato vengono progettate con un nasello più piccolo per meglio rispondere a questa esigenza. Mentre questo problema con la montatura in metallo viene bypassato in quanto vi sono dei Pads che si possono regolare e garantiscono una aderenza maggiore al viso del bambino. Dall’altro canto l’acetato è meno spigoloso, rigido e austero pur rimanendo leggero e robusto. In più può essere cromaticamente più accattivane, creando le combinazioni davvero interessanti e originali. Indipendentemente da quale materiale scegliete fatevi sempre consigliare una montatura IPOALLERGENICA per evitare i problemi legati alla tollerabilità.

ASTA

Questa scelta dipende tanto da quanto deve essere indossato l’occhiale. Se viene indossato in maniera parziale, magari durante le letture serali oppure i compiti di scuola, allora non vi sono indicazioni particolari da seguire. Se invece si tratterà dell’uso durante l’intera giornata, e in più se è il primo utilizzo, è bene considerare un’asta con una cerniera flex, robusta e resistente che aumenterà la durabilità della montatura che verrà sottoposta a diverse attività che svolgerà il bambino durante attività giornaliere. Il costo sarà un po’ più alto, ma è un investimento minimo per una resa nel tempo assolutamente giustificata.

Altro aspetto da valutare potrebbe essere un terminale leggermente più grosso rispetto alla forma classica in modo da aumentarne l’aderenza. A ciò si può associare un cordino – ne esistono di ogni tipo e colore –  che permette di legare l’occhiale fin dietro alla testa evitando che cada e che si rompa di conseguenza.

LENTI

Le lenti possono essere prodotte in diversi materiali. Fatevi consigliare quello più adatto dal vostro ottico di fiducia. Esistono lenti in plastica e in vetro. Di solito per un bambino la scelta cade sulle prime perché più leggere e in caso di urto non si frantumano evitando un eventuale danno all’occhio.

GARANZIA

L’ottico può proporre una garanzia aggiuntiva che permette la sostituzione dell’occhiale o delle lenti in caso di rottura. Fatevi spiegare bene cosa comprende la garanzia e soprattutto cosa non comprende in modo da non avere dubbi poi in futuro. Questo servizio è consigliato se la montatura viene utilizzata tutto il giorno o durante l’attività sportiva. Indubbiamente diventa quasi indispensabile se l’occhiale che acquistate per il vostro bambino è il primo in assoluto!

SECONDO PAIO

Valutate sempre l’acquisto di un secondo paio di occhiali, soprattutto se il bambino ha un disturbo visivo forte e deve indossare la montatura tutto il giorno per le sue attività. Con un secondo paio il bambino avrà la sicurezza di un’occhiale sempre a disposizione.

CONSAPEVOLEZZA

Un compito importante che il genitore non dovrebbe sottovalutare è quello di rendere consapevole il bambino sul perché indossa l’occhiale, magari proponendo delle attività da fare insieme, come un momento di lettura con e senza gli occhiali in modo da farne notare la differenza.

ROUTINE

L’occhiale è quello giusto anche perché lo diventa giorno per giorno. Vi chiederete cosa significa?! Una volta scelto l’occhiale, termina forse il primo compito dell’ottico, ma non il Vostro, perché Voi dovrete fare in modo che il bambino indossi nelle occasioni dovute questo nuovo compagno di avventure.

Questo è un momento delicato, soprattutto se si tratta del primo utilizzo. Quindi vi consigliamo di incoraggiare il bambino ad indossare l’occhiale con qualche trucchetto.  Rassicuratelo del fatto che ci si sente orgogliosi che lui porti gli occhiali senza troppi capricci. Ancora, non rimproveratelo in maniera insistente se non indossa l’occhiale, quando invece dovrebbe. Elogiatelo al contrario quando li indossa di sua spontanea iniziativa, senza che nessuno glielo abbia ricordato. Oppure fatevi dei selfie, da conservare e rivedere insieme. Altra possibilità è quella di convincere il bambino che gli occhiali gli permettono di vedere meglio il suo cartone animato preferito.

PAZIENZA

E’ l’ingrediente ultimo di questa lista ma non meno importante. Pazienza da mostrare quando il vostro bambino non saprà decidersi sull’occhiale che desidera, pazienza quando a casa farà fatica ad indossarli, pazienza quando per caso essi cadranno per terra e si ammaccheranno. Pazienza intesa come una mano tesa pronta a sostenerli in un momento nuovo e un po’ spinoso della loro vita da bambini.

Confidiamo che questo vademecum possa aiutarvi a rendere sereno il primo approccio di Vostro figlio all’utilizzo dell’occhiale, affinché il bambino possa affrontare al meglio il proprio difetto visivo.

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Cristoforo Colombo ha scoperto l’America per sbaglio, la scoperta stessa della penicillina avviene per una dimenticanza pura da parte di Fleming. La nascita dei post-it, icone gialle di ogni scrivania, e del gorgonzola derivano da un errore di formula. Persino la scarpetta di Cenerentola per un errore di traduzione della fiaba è diventata la scarpetta di cristallo (sicuramente un’immagine più fiabesca) ma in realtà era una scarpetta di pelliccia. E per citare l’ultimo tra i più potenti: #hhsdjk “Solo chi dorme non commette errori” (IKEA 2019).

Nella vita di una azienda, ma anche nella vita di ognuno, vi è una parte importante che diventa indispensabile vivere per la sopravvivenza, ma soprattutto per il miglioramento di sé. Imparare dal passato è fondamentale perché permette di non inciampare in situazioni simili ad altre già vissute, aiutando a colmare lacune e bisogni latenti. Insomma, ciò permette di evolvere. L’evoluzione deve essere costante e per alcuni tratti dirompente.

All’interno dell’azienda si prendono delle decisioni per potersi allineare a tendenze e richieste del mercato, e a volte per diverse cause, queste scelte si rivelano più problematiche del previsto. Alla luce di questi fatti anche noi di stileItaliano, regolarmente, ci sediamo al tavolo (l’amministrazione, i progettisti, il commerciale, il reparto marketing, i responsabili dell’area vendite e dell’area acquisti, il reparto confezionamento, la logistica e il nostro fiore all’occhiello, reparto controllo qualità) e condividiamo le nostre esperienze, sia positive che negative, per poter imparare qualcosa da esse.

Un esempio ancora vivo tra le mura della nostra azienda è l’introduzione del trattamento STS – soft touch sensation, che in poche parole è una lacca gommata applicata sull’occhiale rendendolo più aderente al viso e nello stesso tempo molto morbido. Nonostante l’opacizzazione dell’acetato prima della gommatura (per aumentarne l’aderenza e nello stesso tempo anche resistenza) si sono verificate alcune incongruenze.

Benché l’entusiasmo dei clienti fosse alto, la novità introdotta ha evidenziato alcune pecche, in quanto la lacca non era resistente abbastanza ai graffi e urti accidentali ricevuti dagli utilizzatori finali. Ci siamo resi conto che un foglio informativo dove si spiega semplicemente che la gommatura non è coperta da garanzia, non fosse sufficiente. Come ben capite non possiamo prenderci la responsabilità per l’idoneità all’uso, ma comprendiamo che da parte nostra avremmo potuto chiarire meglio i limiti di questo trattamento, sensibilizzando dapprima i nostri clienti i quali poi, a loro volta, avrebbero sensibilizzato gli utenti finali dandogli la possibilità di un acquisto molto più consapevole. Grazie a questa esperienza siamo diventati più cauti e attenti nella scelta delle materie prime e alle loro stesse finiture, concentrandoci sulla qualità e praticità di esse e non più focalizzandoci, a tutti i costi, sul lato innovativo, a volte sconosciuto e del quale non possiamo prevederne i limiti.

Qualità significa anche migliorare strada facendo. Nel corso dei primi anni e quindi delle prime montature abbiamo sostituito la cerniera flex con lo snodo singolo in alpaca con quella a doppio snodo in acciaio. Questo perché con la cerniera a snodo singolo volevamo offrire ai nostri clienti il confort della cerniera Flex mantenendo però un’asta sottile. Questa combinazione ha portato ad una resistenza limitata agli urti, soprattutto nel caso di montature per bambini, perché sottoposte ad una vivacità talvolta incontrollabile ☺. Ad ogni reclamo pervenuto abbiamo proposto sempre delle soluzioni in merito, cercando di risolvere tutte le richieste.

Sbagliando si impara. Nella nostra collezione attuale montiamo comunque aste sottili, ma utilizziamo una tecnologia avanzata e una componentistica molto più resistente (attenzione, non vuol dire indistruttibile, certe tecnologie devono confrontarsi comunque coi più piccoli, e a volte non solo). Ma almeno così abbiamo eliminato il 99% delle rotture della cerniera stessa.

Una volta è addirittura capitato che, inviando una newsletter ad un potenziale cliente, avessimo inserito nell’oggetto della mail una persona di riferimento sbagliata. Un errore che poteva portarci alla cancellazione delle nostre newsletter, e che invece ha incuriosito il destinatario il quale ci ha contattati e successivamente è diventato nostro cliente abituale.

Ci sono scelte che vengono fatte esaminando delle situazioni di disagio come quelle sopracitate, e scelte invece che vogliono dal nulla creare situazioni di agio come la nostra LIVE CHAT. Molti hanno valutato questo servizio utile ed efficace perché permette di avere una risposta immediata da un nostro operatore quando il cliente finale è in negozio (attualmente la LIVE CHAT vive un momento di criticità e problemi tecnici che stiamo risolvendo progettando un nuovo sito internet ?).

I momenti come questi mettono a dura prova la percezione dell’affidabilità dell’azienda e questo purtroppo può portare ad una perdita del cliente. Per fortuna nonostante le situazioni che hanno messo in difficoltà non solo noi ma soprattutto i clienti, abbiamo ricevuto da parte loro tanta comprensione, pazienza e una immancabile fiducia che ci ha permesso di reagire e trovare le soluzioni adatte a ogni esigenza.  

E proprio per questo vogliamo invitarvi ad inviarci i vostri feedback positivi e negativi, le vostre idee e suggerimenti, così che noi possiamo crescere e migliorare prodotto e servizio avvicinandoci sempre più a quello che il VOSTRO cliente richiede.

Impariamo dal nostro passato per migliorare il vostro futuro.

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Il Colore è un dono meraviglioso, perché dà un senso alla nostra esperienza visiva.

Senza la percezione di esso le nostre emozioni, i ricordi ed il vissuto avrebbero metà della potenza evocativa che invece riescono ad avere.

Le varie frequenze cromatiche definiscono il nostro umore molto più di quello che pensiamo.

Immagina di svegliarti in una mattina estiva con un cielo grigio e foriero di pioggia, potresti avvertire un po’ di dispiacere per non aver trovato il chiarore giallo del sole. Oppure, ancora semplicemente, quando ti senti col morale a terra e tendi ad indossare abiti dai colori neutri, come il nero e il grigio, a differenza di quanto invece il tuo morale migliori indossando il vestito più colorato che hai.

Si, i colori sono in grado di influenzare i nostri stati d’animo e sono in grado altresì di comunicare agli altri qualcosa di noi.

Questa potenzialità l’ha colta perfettamente ZEISS in collaborazione con l’università di Tübingen e IULM di Milano, portando alla luce la nuova collezione BioChrom. Una nuova generazione di lenti colorate, che offre molto di più rispetto la semplice “visione” (e cioè della nostra capacità di vedere), in grado addirittura di agire sul nostro stato psico-fisico.

In questo articolo vedremo come il Colore possa trasformarsi in uno strumento tecnologico in grado di intensificare le emozioni, di aumentare l’attività celebrale e le performance fisiche.

Ma come si misura la risposta del corpo e della mente?

Gli effetti dei diversi colori studiati vengono misurati utilizzando:

Il progetto BioChrom, sviluppato da ZEISS, individua 4 aree di differenti colori in grado di influenzare le diverse capacità cognitive e fisiche. Queste 4 aree sono identificate nei seguenti 4 colori:

 

Vediamo nello specifico quando e per quale scopo utilizzare le lenti colorate ZEISS.

BioChrom Refresh Lenti Blu

Indossando lenti di colore BLU si riattiva la mente dopo un periodo di relax e calma per esempio al mattino appena svegliati oppure dopo aver oziato durante una pausa. Inoltre, questa tinta è in grado di rivitalizzare mente e corpo dopo un’intensa attività, donando ristoro e un senso di freschezza. Questo colore è consigliato se si soffre di jet lag.

Quando indossare la lente BLU? Quando hai bisogno di un aiuto per ripartire ristorato e rigenerato. Gli studi condotti da ZEISS dimostrano come le lenti BioChrom Refresh Blue inducano corpo e mente ad un recupero più veloce ed una maggiore reattività dopo un periodo di relax.

BioChrom Relax Lenti Verdi

Tale colore è in grado di rilassare mente e corpo dopo una situazione impegnativa e riduce lo stress mentale, migliorando le capacità creative. Indossa lenti verdi quando la giornata è stata lunga e pesante vuoi concederti un po’ di riposo.

Consigliatissime anche prima di affrontare una sfida, perché aiutano a rilassarsi e a sciogliere ogni tensione. Le lenti BioChrom Relax aiutano a non pensare troppo e a non appesantire la mente.

BioChrom Focus Lenti Gialle

Ti sei mai trovato in una situazione in cui viene difficile concentrarsi e mantenere alta l’attenzione? Ora puoi aiutarti con le lenti BioChrom Focus Gialle. Attualmente, la soglia media di attenzione è calata a causa della massiccia esperienza digitale, che bombarda il cervello di migliaia di input in costante aggiornamento.

Il colore giallo può aiutarvi a mantenere un maggior livello di concentrazione, proteggendovi dall’inevitabile attacco di input derivati da un’intensa attività sui social media.

Questo ti porta ad aumentare la produttività sul lavoro, a migliorare la velocità di lettura e a raggiungere alti livelli di precisione e acume, per una migliore capacità decisionale.

BioChrom Boost Lenti Rosse

Hai mai desiderato di possedere tutta la confidenza ed energia necessaria per affrontare una sfida? Ti sei mai sentito invincibile?

Il colore rosso di queste lenti aiuta la tua mente ed il tuo corpo a raccogliere le energie necessarie per affrontare la sfida, permettendoti anche di migliorare i tuoi risultati. Indossa le lenti BioChrom Boost Red quando sei sotto pressione e hai bisogno di una marcia in più per preparare la tua mente e il tuo corpo ad eccellere!

Queste 4 macroaree presentano al proprio interno diverse intensità di colore, che ovviamente generano una risposta diversa, e cioè più è alta l’intensità del colore della lente e:

Invece il  grafico ci aiuta a comprendere anche quando è meglio utilizzarle.

In conclusione, Pablo Picasso sosteneva che “I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.” Con le lenti BioChrome Zeiss senza dubbio raggiunge una nuova frontiera, facendo in modo che siano proprio i colori a guidare le emozioni.

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Nell’ultimo blog su “Quando serve la visita oculistica del bambino” ci siamo salutati anticipando l’argomento di questo articolo… LA LUCE BLU!

Che cos’è? Perché proteggersi da questo nuovo fenomeno? C’è veramente da temere?

La Luce Blu costituisce una parte della luce visibile e la sua fonte può essere naturale, proveniente dal sole oppure artificiale, prodotta dai vari dispositivi elettronici. Il motivo che la rende così pericolosa è che penetra il cristallino raggiungendo e danneggiando la retina.

Ad oggi l’esperienza generale legata alla dannosità della luce blu è limitata, in quanto da pochi decenni si è creato inquinamento visivo così forte. Se fino a trent’anni fa l’esposizione alla Luce Blu avveniva per tempi naturali legati al ciclo alba-tramonto/sonno-veglia, oggi siamo letteralmente circondati da strumenti che utilizzano queste nuove sorgenti luminose (per citarne alcune: smartphone, schermi LED, lampadine a risparmio energetico, tablet, TV di ultima generazione, etc.) che contengono una proporzione di luce HEV (High-Energy Visible Light – in altre parole luce blu) maggiore rispetto a quelle tradizionali del passato.

Importante è sapere che non tutta la Luce Blu fa male. Essa si suddivide in luce dannosa e luce benefica.

Un bambino esposto fin dalla prima infanzia alla Luce Blu dannosa potrebbe soffrire più facilmente di cataratta da adulto, per la quale l’unica soluzione esistente al momento è l’intervento chirurgico. Nel lungo periodo una prolungata esposizione rappresenta uno dei fattori di rischio principali della DMLE (Degenerazione Maculare Legata all’Età). Tale disturbo porta alla cecità e ad oggi non esiste cura. Nel breve periodo invece (dopo 6-8 ore di continua esposizione) la quasi totalità dei bambini, ma anche adulti soffre di:

Non solo l’eccessiva esposizione degli occhi alla luce HEV fa male: secondo recenti studi anche sulla pelle potrebbero comparire macchie scure, rughe e colorito spento. Inoltre, esistono dei danni invisibili, perché accelera l’invecchiamento a livello sottocutaneo.

Si può intuire che durante il giorno la Luce Blu è più dispersiva e colpisce con minor intensità, mentre al buio il suo effetto negativo è moltiplicato. Sotto abbiamo preparato lo schema che ne illustra i possibili disturbi:

Quindi il nostro consiglio è quello di evitare l’esposizione a dispositivi elettronici nelle ore che precedono il sonno o più generalmente quando fuori è calato il buio. Non lasciate i vostri figli troppo tempo davanti alla televisione o al tablet la sera. Anche a voi suggeriamo di non cedere alla tentazione e lasciare il cellulare da parte.

La Luce Blu benefica, invece ha degli effetti irrinunciabili e in parte già sacrificati sulla nostra vita e su quella dei più piccoli. È in primo luogo essenziale proprio per la visione, quindi per la percezione dei diversi colori e per l’acuità visiva. Essa inoltre sincronizza l’orologio biologico e aiuta a preservare meglio il ciclo sonno-veglia, le capacità cognitive ed anche l’umore agendo sull’equilibrio ormonale. Inoltre, stimola il riflesso pupillare che è una protezione naturale all’ esposizione improvvisa ad una fonte di luce molto forte.

In presenza di un’illuminazione esterna intensa, il nostro corpo produce serotonina, l’ormone della felicità, e il cortisolo, l’ormone dello stress. Entrambi hanno la capacità di tenerci attivi e reattivi durante la giornata. Quando questa luce cala e arriva il buio, la produzione di questi due ormoni diminuisce e si alza invece la produzione della melatonina, considerata l’ormone del sonno, che ci fa sentire stanchi e tende a farci addormentare.

Dopo aver esposto gli effetti negativi e positivi della Luce Blu passiamo all’azione, sottolineando ancora una volta quanto sia importante proteggere gli occhi sia nostri che dei bambini con piccoli ma efficaci trucchi.

Laddove non sia possibile fare a meno dell’esposizione a questa Luce Blu negativa, visto che tutti ormai usiamo vari dispositivi elettronici durante il giorno, chi per lavoro, chi per studi, chi per svago, il consiglio è quello di utilizzare contemporaneamente degli strumenti che ne filtrino i raggi nocivi. Esistono delle pellicole da applicare sui dispositivi oppure dei filtri incorporati nelle lenti degli occhiali che indossiamo o che sono stati acquistati proprio per proteggerci da questo tipo di rischio. Addirittura, ormai gli stessi dispositivi elettronici quali smartphone, computer, tablet sono dotati di una opzione “luce notturna” che filtra in automatico i raggi blu dannosi limitandone l’emissione.

Come potete intuire, la soluzione più sicura è quella di indossare un occhiale con le lenti protettive in modo da essere sempre tutelati, qualsiasi dispositivo si usi o ambiente si frequenti. Il filtro contro la Luce Blu si può abbinare facilmente ad ogni tipo di lente correttiva. Chi non soffre di disturbi visivi può applicare questa protezione alle lenti neutre. A voi la scelta! ?

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